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Tecnologia

Come gli smartphone hanno cambiato la nostra vita

Che internet sia sempre più legato agli smartphone, lo dicono i dati: nel 2017, gli utenti mobile hanno sorpassato gli utenti internet (oltre 5,1 miliardi contro 4). Un sorpasso sicuramente prevedibile e senza possibilità di ritorno, grazie alla praticità e alla velocità di connessione da mobile. Insomma, tutto il mondo si sposta su mobile, e le condizioni sono sempre più vantaggiose. Ma questo comporta anche delle ripercussioni sulla nostra vita. 

Smartphone e lavoro

Se inizialmente lavoro e smartphone non andavano proprio di pari passo, oggi l’utilizzo del cellulare per il lavoro e a lavoro è diventato importante. Importante in termini di comunicazione e programmazione: sincronizzare il proprio cellulare con le attività lavorative e tutto ciò che ne comporta (calendarizzazione, scadenze, mail etc) è diventato un modo utile per essere sempre pronti ad ogni eventualità. Questo ovviamente non è valido per tutti: in molti posti di lavoro l’utilizzo di social network e telefoni personali è giustamente vietato. Ma nel caso di lavori in ambito comunicazione e social… è tutta un’altra storia.

Smartphone e vita quotidiana

Nella vita quotidiana, lo smartphone sta diventando un punto saldo di comunicazione, incontro e condivisione: nella vita sociale, ma anche nella vita di casa. Soprattutto, le integrazioni tra smartphone e case domotiche si stanno sviluppando verso l’intelligenza artificiale, per una casa responsive e sempre connessa. Con le applicazioni in commercio, inoltre, sarà possibile anche una supervisione da remoto della vostra casa, il che vi garantirà ancora maggiore sicurezza.

Smartphone e bambini

Se il telefono era qualcosa di esclusivamente legato al mondo delle fasce d’età 25-40 e 40-55, oggi i numeri iniziano a cambiare. L’inversione di tendenza avviene anche grazie ai social network, che portano bambini e giovani ad un utilizzo frequente e più o meno controllato di internet e dei mezzi di comunicazione online. Nonostante le restrizioni ai minori di 18 anni, molti ragazzi riescono ad iscriversi senza troppi problemi a social e chat.

Ma l’utilizzo di smartphone e tablet inizia sempre prima: molto spesso i bambini dall’anno in su cominciano a giocare con i dispositivi dei genitori, per guardare video o giocare. Nonostante i pediatri sconsiglino fortemente questa pratica, i genitori cedono volentieri ai figli, soprattutto in caso di capricci o necessità. Questo ci sta portando sempre più ad un utilizzo compulsivo di dispositivi tecnologici che diventa dipendenza fin dai primi anni di vita.

Ed è qui che dovremmo dare inizio ad una riflessione adeguata, cercando di capire se questi dispositivi non stiano influenzando la nostra vita al punto da farci smettere di viverla davvero.

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