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Attualità

Jeans: storia di un capo eterno da 500 anni

C’è un po’ di confusione in merito alla definizione di jeans. Ad oggi, siamo abituati a denominare con il termine “jeans” un tessuto; in realtà il termine indica sostanzialmente una forma di pantalone con rivetti in rame o metallo, un bottone centrale sempre di metallo ed un taglio a 5 tasche.

Il nome deriva dal termine jean, con il quale si indicavano i carichi di fustagno che arrivavano a Londra dalla Repubblica Marinara di Genova. Parliamo del 1500: da allora, questo taglio si diffonde ma grazie al tessuto denim dal caratteristico colore blu, una tela in cotone e lino di origine francese che tecnicamente richiama l’originale fustagno.

Il sogno americano

Nel 1853 Levi Strauss, dopo la scoperta dell’oro in California, fonda la Levi Strauss & Co. per realizzare capi d’abbigliamento resistenti per i cercatori d’oro. Il tessuto denim viene utilizzato per creare modelli che fossero comodi e pratici. I rivetti in metallo furono aggiunti per dare maggior sostegno ai punti soggetti ad usura, come le tasche.

Il jeans all’epoca era pensato per coprire gli abiti durante il lavoro, proteggendoli dallo sporco e da eventuali danni. Ma presto questi capi diventarono molto di più che una semplice tenuta da lavoro.

Fenomeno mondiale

Paradossalmente, il jeans torna in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, grazie alle truppe armate americane prima ed i turisti americani poi. Si chiude così un cerchio iniziato tra Genova, Nizza e Londra, che porta un capo dall’essere tessuto per il lavoro ad icona di stile casual in tutto il mondo.

Il termine jeans è dunque passato ad indicare il modello più che il tessuto: nuove colorazioni si sono accostate al classico blu denim, con applicazioni, stampe, tagli e molto altro. Il jeans è sempre stato un prodotto di massa: oggi, essendo acquistabile anche come in negozi di ingrosso jeans online, è finalmente presente in ogni negozio di vestiti che vuole essere al passo coi tempi. Anche con la tradizione!

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