Salute e Benessere

Plastica: 4Ocean è il progetto che salva gli oceani

4Ocean è un movimento globale volto alla rimozione dalla plastica degli oceani. Questa attività nasce negli Stati Uniti ed inizia ad operare in tutto il mondo attraverso un unico grande obiettivo: one pound a time. Un chilo per volta, insomma.

L’associazione

4Ocean, come abbiamo già detto, nasce in America nel 2017 grazie a due ragazzi. E’ una storia come tante altre: una vacanza a Bali, la scoperta del numero consistente di rifiuti portati a riva dal mare e dai pescatori, la decisione di fare qualcosa. Eppure è da qui che iniziano le idee migliori: dati alla mano, nel solo 2017 l’associazione ha raccolto tra USA, Caraibi e Canada circa 40 mila chili di immondizia. Numeri da capogiro, che riconfermano l’allarme “marine litter” già da tempo lanciato dall’ONU.

Qualche dato sulla plastica

I dati parlano chiaro anche per quanto riguarda la produzione dei rifiuti: ogni minuto, i rifiuti che finiscono in acqua sono paragonabili al volume di un camion. In un anno, arriviamo a 8 milioni di tonnellate – contro le 40 tonnellate raccolte dall’associazione. La strada è ancora lunga.

L’associazione è gestita da un corpus fisso di dipendenti, aiutati nella loro attività da volontari, attivisti ma anche semplici turisti. Nel corso di quest’anno l’attività ha incontrato il supporto di molti altri paesi in giro per il mondo, tra cui l’Italia. Per aiutarli nella raccolta, oltre ad agire nel nostro piccolo per inquinare di meno e ripulire le spiagge dove possibile, e sostenere i costi dell’attività, la 4Ocean ha pensato di riutilizzare questa plastica nel migliore dei modi: realizzando dei bracciali con i rifiuti recuperati. Questi braccialetti in plastica totalmente riciclata, disponibili sul loro sito, permettono così di generare delle entrate utili e allo stesso tempo di recuperare un rifiuto altrimenti difficile da smaltire.

Smaltimento plastica

La plastica infatti è uno dei materiali più lenti nel processo di degradazione: da 100 a 1000 anni. Un lasso di tempo considerevole, vista la produzione giornaliera di plastica mondiale. Per questo motivo, i casi sono due: o un riciclo volto al riutilizzo del materiale per creare nuovi prodotti, o il suo utilizzo come combustibile nei termovalorizzatori. In entrambi i casi, diventa fondamentale attuare un recupero ed uno smaltimento plastica adeguato, per permettere di recuperare nel limite del possibile questo materiale così diffuso ma così pericoloso per l’ecosistema.

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